Le ricerche dimostrano che la pandemia di COVID-19 ha accelerato di cinque anni il passaggio dell'utente dallo shopping offline a quello online.
Ciò significa non solo che quest’anno i consumatori che fanno acquisti online sono più numerosi che mai, ma anche che, grazie ai progressi e ai sistemi messi in atto dalle aziende durante la pandemia, gli standard secondo cui i consumatori stabiliscono le loro aspettative si sono decisamente innalzati.
In questo nuovo ambiente competitivo, quindi, i consumatori daranno ancora più importanza ad aspetti dell'esperienza di acquisto come la disponibilità dei prodotti.
Dal punto di vista della SEO, la corretta gestione di prodotti non più disponibili ma ben posizionati all'interno del motore di ricerca è un aspetto cruciale per non perdere un traffico organico di valore.
In questo articolo vedremo quindi i vari modi per affrontare l'indisponibilità di un prodotto senza danneggiare la SEO e per trasformare l'indisponibilità del prodotto in potenziali vendite online.
Vale la pena notare che non esiste un unico "modo giusto" per gestire l’out-of-stock. Le soluzioni talvolta possono anche essere influenzate dai limiti della piattaforma che si utilizza.
Per questo cosa fare quando un prodotto è temporaneamente esaurito, o ritirato, dovrebbe far parte della strategia iniziale del sito. Tuttavia questo è un aspetto che spesso viene trascurato.
Il leitmotiv di qualunque decisione dovrebbe essere rendere il meno negativa possibile l'esperienza del consumatore, che inevitabilmente andrà in contro in una “delusione” quando vedrà che il prodotto che cerca non è più disponibile.
Vediamo, nel pratico, cosa significa.
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Identificare e gestire i diversi tipi di out-of-stock
La disponibilità dei prodotti può spesso subire variazioni dovute a:
- prodotti ritirati;
- fine dello stock in magazzino;
- prodotti che vengono venduti solo in un certo periodo di tempo.
L'indisponibilità di un prodotto deve essere comunicata a Google nel miglior modo possibile ed è quindi importante differenziare la temporanea mancanza di un oggetto da una cessazione totale dello stesso all'interno dell'e-commerce.
Indisponibilità temporanea del prodotto
Se la data approssimativa della disponibilità del prodotto è nota ed è compresa tra una e quattro settimane, non vale la pena cancellare, nascondere o sostituire la pagina.
Ma può avere senso cercare di risolvere il problema della sua temporanea indisponibilità in un "modo di marketing", cioè, ad esempio, mettendo un conto alla rovescia per il giorno di consegna con la possibilità di acquistare o pre-ordinare l'articolo, o includere un modulo di acquisizione e-mail per avvisare i clienti quando il prodotto torna in magazzino.
Se si offre all'utente uno sconto per i tempi di attesa prolungati, molti di coloro che non hanno bisogno del prodotto immediatamente sfrutteranno sicuramente l'opportunità di acquistare il prodotto ad un prezzo più basso.
(si, ok, questa è una pagina 404 ma insomma, hai capito)
Prodotti fuori produzione e con data di ritorno in stock sconosciuta
Pagine 410
Il codice di stato 410 (Gone) è utilizzato per comunicare che una pagina è stata definitivamente rimossa e non sarà più disponibile in futuro. La differenza con il 404 Status Code (Not Found) è che quest'ultimo indica solo che la risorsa richiesta non è stata trovata sul server, e quindi è temporaneamente non disponibile, ma potrebbe tornare online in futuro.
Quindi l'utilizzo del codice di stato 410 può essere di particolare interesse in quanto può effettivamente accelerare il processo di rimozione della pagina web di Google dal suo indice.
In ogni caso, una pagina di errore porta solitamente a una scarsa esperienza utente, con il risultato che l'utente sarà portato ad abbandonare lo store. D'altra parte, le vecchie pagine di prodotti che non generano né traffico né vendite, non darebbero alcun vantaggio in termini di SEO. Quindi, in questo caso, quelle pagine dovrebbero essere cancellate e sostituite da un'utile pagina di errore 410.
La pagina 410 non deve essere una pagina standard, ma una pagina ben personalizzata per mantenere l'utente all'interno del tuo e-commerce (come questa usata tempo fa da Steve Madden).
È una buona pratica quella di sfruttare questa pagina per visualizzare una selezione di prodotti che siano simili per prezzo e/o caratteristiche a quello esaurito, in modo da mantenere l'utente all'interno del sito web e cercare di ottenere comunque una conversione.
Tuttavia questa soluzione, rimuovendo la pagina dall'indice di Google, non ne preserva il ranking e, se la pagina riceve backlink, la link juice, cioè l'autorità proveniente dai link in entrata.
Redirect 301
Se la pagina riceve backlink di valore da altri siti web/blog, allora è importante assicurarsi di non sprecare la loro link juice.
Questa è la situazione in cui utilizzare un redirect 301 - idealmente verso un prodotto strettamente correlato oppure, se non ci sono altri prodotti simili, alla pagina categoria a cui appartiene il prodotto.
Tuttavia, anche se questo potrebbe essere favorevole dal punto di vista del SEO, idealmente l'utente dovrebbe essere informato che è stato reindirizzato perché il prodotto su cui ha cliccato è esaurito. Altrimenti ci si potrebbe sentire confusi o fuorviati.
Un'altra cosa da evitare è di reindirizzare tutte le pagine alla homepage solo perché hanno dei link esterni: questo potrebbe farli classificare come un errore soft 404 e potrebbe perdere la loro link equity. Anche questa soluzione non permette di conservare i posizionamenti raggiunti dalla pagina reindirizzata perché il suo contenuto (che ha reso possibile la classificazione) non sarà più disponibile.
Lasciare la pagina prodotto così com’è (con le dovute modifiche!)
Ci sono casi in cui vale la pena lasciare online le pagine dei prodotti indisponibili.
Gli utenti potrebbero voler tornare alla pagina del prodotto per trovare ulteriori informazioni, per esempio per i prodotti tecnologici, per scaricarne il manuale, controllare gli aggiornamenti o altre informazioni.
Se l'e-commerce ha solo pochi prodotti, o se un prodotto ha raggiunto un buon posizionamento, la cosa migliore è lasciare la pagina attiva. Almeno fino a quando ci sarà ancora una notevole quantità di ricerche sul prodotto non più disponibile.
In questo caso è estremamente importante mostrare chiaramente che l'articolo è fuori stock ed evitare di far visualizzare all’utente messaggi contrastanti (ad esempio "fuori stock" e "in stock" allo stesso tempo).
E ovviamente, se vogliamo mantenere attivo l’interesse dei consumatori, conviene offrire loro un'alternativa, per esempio inserendo un carosello di prodotti simili. Questa è l’unica soluzione che consente, almeno temporaneamente, di non perdere il ranking acquisito dalla pagina.
Sarà utile in questo caso monitorare gli Analytics di tali pagine, per riconoscere quelle che riescono a portare conversioni, e quindi essere utili, anche se il prodotto è esaurito.
Inoltre, potrai sfruttare il traffico su queste pagine per implementare strategie di retargeting.
Prodotti e categorie stagionali
Per prodotti o categorie “stagionali” sono da intendersi le pagine dei prodotti natalizi, le offerte del Black Friday, idee regalo per feste e ricorrenze particolari, e chi più ne ha più ne metta!
I prodotti stagionali richiedono pagine categoria molto forti, infatti è altamente probabile che siano queste a posizionarsi in SERP, piuttosto che in prodotti individuali.
Per costruire pagine stagionali o promozionali forti bisogna cercare di mantenere le solite 2/4 pagine ogni anno, senza cambiare l'URL, e ottimizzare tali pagine categoria con testo originale e link interni. Durante il resto dell’anno puoi decidere di convertire tali pagine in contenuti informativi, per consentire loro di continuare a costruire visibilità nei risultati organici, per poi tornare al contenuto “di vendita” al momento giusto. Nel frattempo, puoi anche decidere di rimuovere pagina dal menu di navigazione principale quando non serve, nessuno ne soffrirà troppo.
Se i prodotti inclusi in queste categorie "straordinarie" hanno un URL diverso da quello della scheda prodotto originale, ogni pagina prodotto sarà canonizzata con quella corrispondente della categoria principale.
Ad esempio la pagina dominio.com/black-friday/prodotto-super-in-sconto dovrà contenere
<link rel="canonical" href="https://dominio.com/prodotto" />
Meta tag "unavailable_after"
Per concludere con una valutazione di tutte le possibilità, è doveroso citare anche il meta tag unavailable_after, una soluzione raccomandata per i grandi e-commerce.
Questo tag indica la scadenza della validità di una pagina, ovvero che dopo tale data il contenuto presente a quell'indirizzo non dovrà più essere scansionato del motore di ricerca.
La data e l'ora devono essere specificate in un formato ampiamente adottato che comprende, ad esempio, RFC 822, RFC 850 e ISO 8601.
Esempio: <meta name="robot" content="non disponibile_after: 2020-09-21">
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Come gestire la disponibilità dei prodotti del tuo e-commerce: facciamo un riepilogo
Quando si tratta di gestire la rottura di stock di un prodotto, avere l'esperienza dell'utente come top of mind è di fondamentale importanza, perché ti aiuterà a prendere le decisioni giuste anche lato SEO.
Leggi anche: E-commerce e UX: esperienze d’acquisto a prova d’utente
Ricapitolando, a seconda della situazione, ti consiglio le seguenti soluzioni.
In caso di esaurimento temporaneo del prodotto:
Mantenere la pagina così com'è, evidenziando i prodotti fuori stock e applicando soluzioni più orientate al marketing per recuperare la conversione persa (ad esempio, aggiungere un carosello di prodotti simili, raccogliere l’email dell'utente per avvisare quando il prodotto sarà di nuovo disponibile, offrire un eventuale sconto o pre-ordine).
Nel caso di un prodotto non più disponibile (dal caso più desiderabile a quello meno consigliabile):
- l'opzione migliore, quando ha senso, è mantenere la pagina attiva. Se c'è la possibilità, dai indicazioni utili all'utente (nuovo modello disponibile, se quello attuale verrà mantenuto aggiornato e fino a quando, dove trovare i manuali, ecc) o reindirizzalo verso prodotti alternativi. Questa soluzione è l'unica che ti permette di conservare il ranking della pagina.
- redirect permanente (301), se è disponibile una categoria strettamente correlata o un prodotto strettamente correlato (ad es. lo stesso modello di un colore diverso) o se ci sono dei link che puntano alla pagina.
- nel caso non vi siano alternative valide a cui reindirizzare l’utente, una pagina personalizzata 410 in cui sono suggeriti prodotti o azioni utili all'utente.
- se non avete pagina 410 progettata per essere utile per l'utente e per le conversioni, allora redirect 301 verso il contenuto più simile a quello originale.
Nel caso in cui un prodotto venga sostituito dal lancio di uno nuovo:
Se ti accorgi che continuano ad esserci ancora molte ricerche relative a un prodotto ormai fuori produzione, la soluzione per continuare ad intercettare questo traffico è lasciare attiva la pagina relativa al vecchio prodotto (eliminando la possibilità di aggiungere il prodotto al carrello) e inserirvi dei rimandi espliciti verso il nuovo modello.
In ultima istanza, comunque, se non si ha alcun interesse a farsi trovare per quel modello, allora si può ricorrere a una pagina 410.
Quali sono invece LE PRATICHE DA EVITARE AD OGNI COSTO?
- rimuovere completamente l'articolo e lasciare una pagina di errore inutilizzabile 410/404;
- reindirizzare l'articolo esaurito alla homepage;
- dare messaggi contrastanti (tipo "esaurito" da una parte e "in stock" in un’altra della pagina) e visualizzare gli articoli esauriti con un segno chiaro;
- non randomizzare i prodotti correlati se decidi di consigliare articoli alternativi (se stavo cercando un iPhone non puoi consigliarmi un Samsung... o un paio di cuffie ?)
Spero che questi consigli ti siano utili. La gestione di un e-commerce, specialmente nei periodi di punta, può essere tutt’altro che semplice. Per non impazzire, affidati alla nostra agenzia seo!