Se te lo stai chiedendo, sì: stai per leggere una vera e propria classifica dei “Pesci d’aprile” (si può dire?) basata su un parametro che sotto sotto interessa a tutti, ovvero il grado di crudeltà.
Ho raccolto 10 scherzi ben riusciti, dal più carino-scherzosino-scherzosello a quelli più spietati, che ti illudono e poi ti riportano alla realtà.
Una volta letta l’intera classifica, poi, potrai scegliere il tuo tranello preferito e dedurre in autonomia il grado di malvagità che risiede dentro di te. Divertente, no?
Allora pinne, fucile, occhiale e immergiamoci alla ricerca dei pesciolini più belli di aprile.
10. McDonald’s - Immergi i nuggets in una salsa al gusto Milkshake ?
Nella sfida tra brand all’April Fool più riuscito, non poteva ovviamente mancare McDonald’s.
L’anno scorso, il fast food più famoso del mondo ha annunciato su Twitter una grande novità: le salse al gusto Milkshake.
“Bella novità - penserete voi -, peccato che non mi alletti tantissimo l’idea di inzuppare un pezzo di pollo in una salsa alla fragola”. Lo spot, però, è stato lanciato in UK dove i clienti di McDonald’s impazziscono per i frullati.
Il colosso degli hamburger ha dimostrato quindi di conoscere bene i suoi clienti e li ha presi per la gola, con uno scherzo ben riuscito che, forse, per un momento ha fatto sognare qualcuno.
9. Tinder - Di’ addio all’altezza falsata ?
Ecco un altro brand che ha fatto leva su una cosa “non richiesta ma sicuramente desiderata” dai propri clienti. Con un finto lancio di una nuova funzione dell’app, Tinder ha fatto credere che da quel momento avrebbero introdotto la verifica automatica dell’altezza riportata dagli utenti.
In questo modo, non sarebbe stato più possibile falsificare la propria statura, pena l’impossibilità di completare il profilo.
Perché è riuscito questo scherzo? Proprio perché, anziché nascondere un pain point, ironizza su uno dei punti deboli del servizio, ovvero la possibilità di dare false notizie su di sé e di conseguenza prendere in giro gli altri utenti.
Altro dettaglio apprezzato: come elemento di gioco, Tinder ha deciso di utilizzare l’altezza e ha messo come modello un uomo. A mio parere, una scelta di una certa delicatezza.
8. BMW - La prima macchina decappottabile in cui non entra la pioggia ?
Ecco un pesce d’aprile dal sapore vintage, quello escogitato dalla BMW nell’83. Alla preistoria dei social network, la casa automobilistica è stata una delle prime aziende a sfruttare il primo d’aprile per divertire i clienti.
Solo per divertirli? Probabilmente sì, perché questo tipo di finto advertising era più utile per i quotidiani, le riviste e le radio locali che per il brand. La visibilità era minima e non offriva quindi grandi opportunità di business.
Ma parliamo del messaggio lanciato: un bel grado di illusione per gli appassionati di macchine decappottabili che - me li sto immaginando - dopo aver aperto il giornale avranno sicuramente avuto un attimo di incredulità.
Questo anche perché negli anni Ottanta le persone non erano certe abituate come adesso all’instant marketing e ai brand che fanno i burloni su internet. Quindi, a maggior ragione, un bel colpo quello dall BMW.
7. Google Tulip - Sai che da oggi puoi conversare con le piante? ?
Questo è sicuramente uno degli scherzi meglio realizzati di sempre. Il fatto che sia in settima posizione è solo perché non ha ottenuto un voto così alto di crudeltà nel suo essere illusorio, ma per livello di elaborazione e di idea si meriterebbe sicuramente i piani alti della classifica.
Cosa ha fatto Google l’anno scorso? Ha diffuso questo video in cui si annunciava un nuovo sistema di intelligenza artificiale che permetteva di parlare con le piante e ascoltarne, letteralmente, le necessità e i pensieri.
Proprio così:
“Come stai tulipano oggi?”
“Starei bene, se mi avessi dato abbastanza acqua”
“Dai su, non essere scontroso”
“Hai ragione, scusa, oggi sono un po’ nervoso perché ho perso un petalo”
Incredibile, no? Be’, se guardate il video vi assicuro che almeno per un attimo penserete sia possibile. Poi capirete che è uno scherzo, ma sarà comunque bello arrivare in fondo.
6. T-Mobile - Le scarpe che si illuminano, telefonano, mettono la musica e non solo ?
Sarà che appartengo alla generazione dei Millennials, ma per me e i miei coetanei le scarpe che si illuminano erano un vero e proprio oggetto del desiderio.
Le vedevi lì in televisione, in quelle pubblicità con bimbi perfetti e felicissimi che saltellavano mentre le scarpe si illuminavano e non desideravi altro. Ecco, la compagnia telefonica T-Mobile ha giocato proprio su questo grande tormentone degli anni passati per lanciare le nuove scarpe che non solo si illuminano, ma fanno anche da telefono.
Se volevi spezzarci il cuore, T-Mobile, ci sei quasi riuscito. Bel colpo.
5. PayPal - L’app per stampare le banconote ?
Un altro pesce d’aprile ben riuscito e realistico è quello fatto da PayPal, che due anni fa ha pensato di illudere i clienti con un finto lancio della nuova app capace di stampare denaro direttamente dallo smartphone.
Qui il gioco è doppiamente furbo, perché strizza l’occhiolino alla value proposition del brand: da un lato la falsa speranza di poter generare banconote automaticamente, dall’altro la consapevolezza che, se usi PayPal, non hai bisogno di contanti.
4. Yelp - Se premi troppo forte lo schermo, si rompe! ?
Ci avviciniamo al podio con uno scherzo in grande stile, che fa leva su uno dei nostri peggiori incubi: ROMPERE IL TELEFONO.
Yelp, servizio di delivery, si è burlato degli utenti che aprivano l’applicazione, dando loro l’impressione di aver rotto lo schermo dello smartphone.
Qualcuno si sarà sicuramente preso un bel colpo, come quello sfortunato @mikmaaac di cui ho riportato il tweet che, poverino, aveva già lo schermo semi rotto e ha pensato di averlo infranto definitivamente una volta aperta l’applicazione.
3. Gmail - Abbandona una conversazione via email in grande stile ?
Eccoci al terzo classificato: Gmail e la sua spietatezza nell’illuderci che avremmo potuto liquidare una tediosa conversazione email semplicemente premendo un bottone e liberando questa GIF:
E non solo: non avremmo mai più rivisto quella conversazione. Più che cestinata, più che eliminata definitivamente… abbandonata con uno stile indimenticabile.
Peccato che è un pesce d’aprile.
2. Google - Lo schermo si sporca? Ecco l’app per pulirlo ?
Ancora Google, ancora un tranello in cui cadere, ma questa volta decisamente più cattivo e illusorio rispetto alla possibilità di parlare con i tulipani.
Perché alla fine dei conti il nostro telefono è uno degli oggetti a cui teniamo di più, e l’idea di poterlo proteggere o riparare dagli imprevisti ci alletta sempre molto.
Con questo spot, Google ha fatto credere che una nuova funzione avrebbe potuto ripulire i nostri schermi dalle macchie di sugo, dalle salse o dal sapone. Il video è talmente convincente che non è per niente immediato percepire che sia un fake, anche se ovviamente lo è.
E allora, che ti dobbiamo dire Google, ci terremo i nostri schermi impiastricciati. Ma non è che puoi farla davvero un’app così?
1. Lego - Finalmente puoi trovare subito il mattoncino mancante ?
Questo post della Lego si merita assolutamente il primo posto nella classifica degli scherzi più malvagi. Non solo ha giocato con uno dei massimi drammi dell’era moderna (ma anche quella meno moderna), l’ha fatto con un post super realistico e curato, tanto che verrebbe da festeggiare: “Finalmente ci metterò meno di 10 minuti per trovare quel mattoncino che non vuole farsi vedere”.
E invece niente da fare, la ricerca è interminabile e ci perseguiterà per sempre.
Ma forse il famoso brand di mattoncini colorati, nella sua indubbia malvagità, voleva farci un regalo: ricordarci che le sfide più belle sono quelle difficili da portare a termine.
Sarà per quello che tutti amano i Lego?
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