Nel mondo del digital marketing, le news sono sempre tante e si susseguono in maniera molto veloce. Ho raccolto 4 notizie interessanti di Marzo e come facile aspettarsi, buona parte sono legate al coronavirus.
Come sono cambiati i risultati di ricerca con il coronavirus?
Anche Google sta reagendo all'emergenza coronavirus: i risultati di ricerca stanno subendo delle modifiche al fine di fornire agli utenti i contenuti più aggiornati
Ad esempio, prendendo in considerazione la chiave di ricerca “corona”, in questo momento Google mostra in primo piano un avviso seguito da una serie di news relative al coronavirus.
Scorrendo la pagina, vengono mostrati una serie di link, al cui primo posto si trova il sito della sanità, utili per avere maggiori informazioni, e soccorso. Sotto a questi link è presente una mappa che indica la portata del contagio e le aree maggiormente interessate dal virus.
Con questi provvedimenti, Google ha dimostrato quanto sia attento alla freschezza e importanza dei risultati di ricerca e quanto, in poco tempo, una notizia possa stravolgere completamente le SERP.
Dal 1 marzo il nofollow è “un suggerimento” per Google
A settembre 2019, Google ha sorpreso il mondo SEO annunciando importanti cambiamenti nel modo in cui gli editori possono contrassegnare i link in uscita dalle proprie pagine web.
In particolare sono stati aggiunti due nuovi rel: “UGC” e “Sponsored” ed è cambiata l’interpretazione del rel nofollow.
Dal 1 marzo, la modifica al rel “nofollow” è ufficialmente in vigore. Google ora sarà libero di interpretare il nofollow inserito nei link (ad esempio tutti quelli in uscita da wikipedia) in base alle esigenze e al contesto in cui il link è inserito, sfruttando il link anche dal punto di vista del ranking.
I link con attributo rel=”nofollow” non saranno più ignorati come dichiarato in precedenza in termini SEO, entrano quindi nel sistema di apprendimento e riconsiderazione dei link che contribuirà a determinare la classificazione di un sito.
Google avrà quindi la possibilità di interpretare i link “nofollow” e utilizzarli per modificare il posizionamento dei siti all’interno delle SERP.
Quanto è importante la convalida W3C in ottica SEO?
Il World Wide Web Consortium (W3C) è nato nell’ottobre del 1994 per portare il World Wide Web alla sua massima potenzialità definendo protocolli comuni con la finalità di promuoverne l’evoluzione garantendo l’interoperabilità. Attualmente il W3C conta quasi 500 organizzazioni con presenza in tutto il mondo che hanno riconosciuto la funzione del W3C e desiderano contribuire alla crescita del web.
Il W3C lavora per creare degli standard per il web, con l’obiettivo di portarlo alle sue massime potenzialità, fornendo supporto alle tecnologie (specifiche, linee guida, applicazioni, e programmi di supporto).
John Mueller (uno dei Webmaster Trends Analysts di Google) ha recentemente dichiarato in un Hangout per webmaster che la convalida del W3C non ha alcun impatto sui risultati di ricerca.
Durante uno degli Hangout per webmaster, a Mueller è stato chiesto se gli errori di convalida del W3C potessero rallentare il tempo necessario per scaricare una pagina. In risposta, Mueller ha affermato che la convalida del W3C non ha alcun impatto né sul tempo necessario per scaricare una pagina né su un sito Web nei risultati di ricerca in generale.
Sebbene non vi sia alcun impatto sui risultati di ricerca, Mueller consiglia comunque di fare riferimento al validatore W3C per correggere il proprio codice al fine di migliorare l’accessibilità delle proprie pagine.
Google My Business e le notifiche relative al coronavirus
Un altro punto di attenzione di Google rispetto all’attualità interessa le schede Google My Business.
In questi giorni Google sta inviando delle notifiche e-mail ai proprietari di attività commerciali registrate in Google My Business chiedendo alle aziende di segnalare se il coronavirus (COVID-19) sta impattando sulla propria attività.
Fondamentalmente incoraggia i proprietari di attività ad aggiornare le proprie schede affinché i potenziali clienti sappiano cosa aspettarsi.
Alcuni campi che potrebbe essere consigliato aggiornare sono: l’orario di apertura, la descrizione e tutti i campi che potrebbero risultare particolarmente utili agli utenti per ricevere maggiori informazioni come, ad esempio, il numero di telefono.
Anche all’interno della scheda di Google My Business sarà presente una casella che incoraggia ad aggiornare le informazioni.
Nonostante sia sempre un buon momento per aggiornare le informazioni presenti nella propria scheda, in questo momento lo è ancora di più!